Le preghiere di fr. Charles

Ed ora diamo uno sguardo alle preghiere di Charles de Foucauld, poche per la verità, e neanche tanto originali: Il Veni Creator  e l’l’Angelus.

Nell’orario che dà dei Piccoli Fratelli del Sacro Cuore- un orario molto dettagliato secondo le stagioni e i periodi liturgici, vestigia del suo passato trappista – vi aggiunge la recita o il canto del Veni Creator  e dell’l’Angelus.

Veni Creator

Inno nato per la festa di Pentecoste opera di anonimo del sec IX. Fu attribuito a Rabano Mauro (776-856) che molto probabilmente lo mise in canto. Ci invita a cogliere lo Spirito Santo nella sua azione sull’uomo e per l’uomo: è lo Spirito Santo che crea l’uomo nuovo ad immagine di Gesù. Fr. Charles scrive nella regola dei Piccoli Fratelli e delle Piccole Sorelle:

Il Veni Creator  cantato davanti al SS. Sacramento esposto da tutti quelli che si trovano il quel momento davanti a Lui, 4 volte al giorno: 1 a mezzanotte; 2 subito dopo l’Angelus del mattino; 3 subito dopo l’Angelus di mezzogiorno; 4 subito dopo l’Angelus della sera. Durante questo canto i fratelli sono in piedi, non lo cantano a due cori, ma tutti insieme, senza ripetere una sola parola, distintamente, lentamente, con tutta la loro voce, in modo da formare un canto sonoro e potente che simboleggia lo sforzo delle loro anime che essi elevano, con tutte le loro forze, verso il Beneamato Gesù per supplicarlo di spandere il suo divino Spirito sul papa, la Chiesa, la fraternità, il nostro prossimo, la popolazione vicina, le anime del paese, i popoli infedeli che stanno ancora nell’ombra della morte, tutti gli umani… (Reglements, 303-304)

Anche se in lui non si trova un trattato sullo Spirito Santo la sua opera nella Chiesa e nei fedeli, egli intuisce la sua importanza fondamentale, necessaria, e in effetti continua scrivendo:

Questo Veni Creator, che si eleva dalla fraternità nelle 4 ore principali del giorno terrestre, è il grido dei piccoli fratelli esiliati verso il Creatore, per supplicarlo di spandere su questa umanità che ha creato, in tutte le ore che dona loro in questa valle di lacrime, il suo SS. vero “pane quotidiano” e “solo necessario”… Noi mettiamo tutto il nostro cuore in questo canto pregando per tutti gli uomini senza eccezione, con un pensiero particolare per il Papa, la Chiesa e i popoli ancora infedeli…dopo l’orazione del Veni Creator i fratelli cantano 3 volte tutti insieme: COR JESU Sacratissimum adveniat Regnum Tuum. (Ibidem)

Angelus 

È una preghiera di origine francescana nata nel medioevo (XIII sec). Fu un Capitolo Generale dei Frati Minori tenutosi a Pisa nel 1269, che prescrisse ai religiosi di salutare la Madonna ogni sera con il suono della campana e con la recita di qualche Ave Maria, ricordando il mistero dell’Incarnazione del Signore. Ma la sua origine rimane incerta, perché troviamo questa stessa usanza nell’Europa del Nord dove si recitava al momento del suono della campana per il coprifuoco notturno o la chiusura delle porte della città e al mattino per la loro apertura. Si invoca l’allontanamento di ogni pericolo e violenza e la pace sulla città. Cosa non c’è di più saggio che non pregare il principe della Pace? O ancora si attribuisce tale saluta alla tradizione monastica del suono per scandire lo ore della preghiera e del lavoro. A mezzogiorno fu introdotto con l’uso di suonare una campana il venerdì a mezzogiorno in memoria della morte del Signore e poi si estese ad ogni giorno della settimana. Il suo uso generale fu codificato nel secolo XVII.

Paolo VI, nell’Esortazione Apostolica Marialis cultus, scrive

La nostra parola dell’Angelus Domini vuole essere solo una semplice, ma viva esortazione a mantenere consueta la recita, dove e quando sia possibile. Tale preghiera non ha bisogno di restauro: la struttura semplice, il carattere biblico, il ritmo quasi liturgico, che santifica momenti diversi della giornata, l’apertura verso il mistero pasquale, per cui, mentre commemoriamo l’Incarnazione del Figlio di Dio, chiediamo di essere condotti per la sua passione e la sua croce alla gloria della risurrezione, fanno s’ che essa, a distanza di secoli, conservi inalterato il suo valore.

Per molti l’Angelus è solo una preghiera mariana, mentre alla sua origine, e come  ce lo ricorda papa Paolo VI, era una preghiera cristologia, di memoria dell’Incarnazione di Gesù. Per Charles de Foucauld è sempre stato così: egli recita e fa memoria dell’annuncio della buona novella, perché al momento dell’annunciazione inizia, secondo il mistero di Nazaret, cioè in maniera nascosta ma vera e reale, la salvezza dell’umanità.

(Testi tratti da “Camminare nella luce di Cristo” di Andrea Mandonico pp. 81-82)