La vita

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L’infanzia e la giovinezza

Charles nasce il 15 settembre 1858 a Strasburgo, in Alsazia, dai visconti de Foucauld di Pontbriand. Orfano a 6 anni è cresciuto assieme a sua sorella Marie dal nonno, del quale seguirà la carriera militare. Nell’adolescenza si allontana dalla fede. Conosciuto come amante del piacere e della vita facile, rivela, nonostante tutto, una forte e costante volontà nei momenti difficili.

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Charles con la mamma Elisabeth e la sorellina Marie

Nel 1876 entra all’Accademia militare di Saint-Cyr. Alla morte del nonno riceve una ingente eredità che dilapiderà in poco tempo. non si dimostra un buon studente arrivando ultimo nelle selezioni del proprio corso, perché non ama il tipo di studi dell’Accademia e perché distratto dalle feste notturne e dalle relazioni con donne leggere. Diventa sottotenente del IV Reggimento Ussari, ma passa la maggior parte del tempo agli arresti. 

Nel 1880 è inviato a Sétif, in Algeria, ma viene sospeso dall’esercito perché ha portato con sé una donna che ha presentato come moglie. Dopo pochi mesi si fa riammettere nell’esercito per partecipare a una campagna militare nel Sahara a sud di Orano. Si dimostra per la prima volta un buon soldato. Ma una volta tornato alla vita di caserma, attratto piuttosto dai viaggi e dalle avventure, si congeda definitivamente e si stabilisce ad Algeri, dove, per circa un anno, si prepara ad un grande viaggio di esplorazione clandestina, studiando, tra l’altro, anche l’arabo e l’ebraico. Per passare inosservato in un Paese chiuso ai cristiani, si traveste da ebreo, facendosi accompagnare da un vero rabbino ebreo di origine marocchina. A suo rischi e pericolo e senza nessun appoggio, esplora l’interno del Marocco, fino ad allora ignoto agli Europei.

Si fidanza con una giovane francese, figlia di un ufficiale, conosciuta ad Algeri, ma è di famiglia protestante e non aristocratica; per questo è costretto a lasciarla per l’ostilità della famiglia. 

Inizia nel frattempo un nuovo viaggio attraverso il Sahara algerino e tunisino, per completare la conoscenza del deserto. Ne riporta 131 schizzi. Mentre si trova in Algeria riceve la medaglia d’oro dalla Società Francese di Geografia per il viaggio di esplorazione del Marocco. L’anno successivo ritorna in Francia per dedicarsi alla pubblicazione del suo resoconto di viaggio Reconnaissance au Maroc. Ma l’amore per l’Africa, e in particolare per il Marocco, resterà una costante della sua vita.

In realtà la testimonianza della fede dei musulmani incontrati in Marocco risvegliano in lui il pensiero di Dio. Senza credere, passa ore nelle chiese formulando, come dirà in seguito, questa “strana preghiera”: “Mio Dio, se esisti, faì che ti conosca”.

La conversione e la prima scelta religiosa

Rientrato in Francia, si mette in ricerca e legge il Corano e la Bibbia.Colpito dalla discreta ed affettuosa accoglienza della sua famiglia, profondamente cristiana, chiede ad un sacerdote amico di famiglia, don Huvelin, di istruirlo. Grazie a lui ritrova Dio. Ha 28 anni: “Non appena credetti che c’è Dio, compresi che non potevo far altro che vivere per Lui solo”.

foucauld_nazareth_dessinIl suo cammino di fede lo porta a intraprendere un pellegrinaggio in Palestina, e in particolare a Nazaret. ricorda che don Huvelin in una omelia aveva detto che Gesù a Nazaret ha preso talmente l’ultimo posto che nessuno ha potuto toglierglielo. Rimane affascinato dall’esistenza umile e oscura del dio operaio a Nazaret e comprende di essere chiamato a vivere come Lui e come viveva la Santa Famiglia di Nazaret.

Nel 1890 entra nella trappa “notre Dame des Neiges in Francia e prende il nome di fra Alberico Maria, Dopo sei mesi, però, si ritira in una trappa molto più povera, ancora in fondazione in Siria nei pressi di Akbès.

Ben presto si rende conto che non si tratta del Nazaret cui aspirava e, dopo lunga ricerca, nel giugno 1896 redige un primo progetto di congregazione religiosa e chiede di essere dispensato dai voti. Nell’ottobre del 1896 viene mandato a Roma per studiare teologia, in attesa o  della dispensa o dei voti solenni.

Il 23 gennaio, l’abate generale dei trappisti lo lascia libero di seguire la sua vocazione. Si reca a Nazaret dove lavora come domestico delle monache clarisse e abita in una capanna nel loro giardino. Resta lì per 3 anni e matura la decisione di diventare sacerdote. Il 9 giugno 1901 viene ordinato prete nella diocesi di Viviers.

Beni-Abbès e Tamanrasset

Giunge in Algeria e si stabilisce a Beni-Abbès, nel deserto del Sahara, ai confini con il Marocco. Inizia una vita in conformità allo stile di Nazaret, cioè preghiera, silenzio, lavoro manuale e accoglienza dei poveri che bussano. Definisce le linee del suo pensiero e gli statuti delle congregazioni dei Piccoli fratelli del Sacro Cuore, rivedendo quelli redatti nel 1896 in Terra Santa. Ma nessuno lo seguirà in vita. A Beni-Abbès fonda un romitorio, a cui dà il nome di “Fraternità del Sacro Cuore di Gesù”, dove cerca di conciliare preghiera e ospitalità. Accoglie i più poveri della regione, soprattutto gli schiavi. Ne riscatta alcuni denunciando la pratica della schiavitù. Desidera sempre tornare in Marocco da prete, ma non gli è permesso. Si rivolge allora ad altri “lontani”, i grandi nomadi del sud del Sahara, i Berberi Tuareg.foucauld-dream-13

Partecipa ad una prima spedizione verso i territori dei Tuareg e intanto se ne studia la lingua e la scrittura, per preparare la strada ai futuri missionari. Dopo un secondo viaggio nel deserto verso sud, passando da un’oasi all’altra, in agosto raggiunge un minuscolo e poverissimo villaggio della regione dell’Hoggar, Tamanrasset, e, d’accordo con il capi delle tribù del luogo, fonda un eremo. Si impegna soprattutto nello stabilire relazioni d’amicizia con i Tuareg.

Dal 1909 al 1913 si reca tre volte in Francia nell’intento di fondare l’Unione dei fratelli e delle sorelle del Sacro cuore, associazione di laici per l’evangelizzazione dei popoli, sul modello di Priscilla e Aquila, i collaboratori dell’apostolo Paolo. 

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Costruisce un po’ più vicino ai sedentari di Tamanrasset un fortino per proteggere la popolazione povera, che non ha cammelli per spostarsi, dagli assalti dei predoni marocchini da ovest e dei fautori della guerra santa da est. Nello stesso anno, durante un assalto di ribelli simpatizzanti dei Senussiti che predicavano la guerra santa contro gli Europei, perde la vita. È lì che morì il 1° dicembre 1916, mentre infuriava la prima guerra mondiale. Catturato da una banda ribelle, venne vigilato da un ragazzo mentre gli altri saccheggiavano la sua casa. Il ragazzo, colto dal panico mentre stavano arrivando dei cammellieri arabi, lo uccise sparandogli alla testa. In Francia l’Associazione dei fratelli e delle sorelle del Sacro Cuore di Gesù. il cui statuto era stato approvato dalle autorità religiose, contava appena 49 iscritti. 

Fra Charles non riuscì a fondare i Piccoli Fratelli del Sacro Cuore, ma la diffusione dei suoi scritti e la fama circa la radicalità evangelica della sua vita hanno fatto sì che nascessero, nel corso degli anni ben 19 differenti famiglie di laici, preti, religiosi e religiose che vivono il Vangelo sulla strade del mondo seguendo le sue orme le intuizioni .

il 13 novembre la Chiesa ha beatificato nella Basilica di San Pietro in Vaticano Charles de Foucauld, proponendo la sua figura come esempio da imitare per i cristiani che vogliono seguire Gesù.

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testi tratti da: Charles de Foucauld, Michele Aramini

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