Chiamati a portare Gesù!

 

Moltiplicazione dei pani.
                          Moltiplicazione dei pani.

 

Domenica 18 giugno 2017 celebriamo il Corpus Domini, festa solenne in cui ci soffermiamo a riflettere sull’Eucaristia, la celebriamo, l’adoriamo e la portiamo per le vie del nostro mondo per ricordarci la necessità di metterla al centro della nostra vita, al centro della Comunità!

Questo anelito è ciò che ha vissuto il beato Charles e ciò che ha consegnato, come dono prezioso, a chi vuole seguire le sue intuizioni. Ascoltiamo le sue parole: « … Niente quaggiù glorifica tanto Dio quanto la presenza e l’offerta della Santa Eucaristia; per il solo fatto di celebrare la Messa e di edificare un tabernacolo, io darò a Dio la maggior gloria e farò agli uomini il massimo bene»[1].

Pane e Vino
                              Pane e Vino

Così, pensando alle processioni eucaristiche che, in questo giorno, invaderanno pacificamente le strade delle nostre città mi è tornato in mente il pensiero di un altro innamorato dell’Eucaristia, don Tonino Bello il quale, pensando a Maria che parte per andare a mettersi al servizio della cugina Elisabetta, dice: « … Fu mandata anche lei [Maria]. All’origine della sua trasferta, c’è ancora una volta il tipico verbo missionario. Lei ha obbedito a quell’impulso. E, portando Cristo nel grembo, è divenuta il primo ostensorio di lui, ha inaugurato le processioni del Corpus Domini, ed è andata a portare annunci di liberazione ai parenti lontani»[2].

Queste parole sembrano essere in continuità con ciò che scrive il beato Charles in una meditazione rivolgendosi a Maria in cui definisce la Visitazione come «“la carità del Cristo che vi spinge”, è Gesù che, appena entrato in voi, desidera rendere santi e felici altri uomini. […] Che cosa fa la Vergine nella Visitazione? […] Ella parte per santificare san Giovanni, per annunciargli la buona novella, per l’evangelizzazione e la santificazione, non per mezzo delle parole, ma portando silenziosamente Gesù presso di lui, nella sua casa»[3].

Scopriamo così che la processione del Corpus Domini è stata anticipata nella storia proprio da Maria la quale, con grande slancio e fretta, ha portato Gesù appena incarnato nella casa di Elisabetta e Giovanni. Guardando con attenzione a questi due eventi, scopriamo un denominatore comune che è il fatto di essere dei “Cristofori” ossia essere i portatori di Gesù. Egli che venuto nella «pienezza del tempo, … nato da donna»[4], ha voluto essere accolto nel grembo di Maria per essere pienamente inserito nel genere umano e da lei si è lasciato portare sulle strade di questo mondo.

Sì! Gesù vuole raggiungere ogni esistenza, ogni avvenimento, ogni dolore in questa nostra umanità, proprio questa umanità tanto distratta che spesso sembra insensibile.

Allora facciamo nostre le parole del beato Charles che ci esorta a supplicare «il nostro beneamato Signore Gesù, sotto i nostri occhi nella Santa Ostia esposta, di farci la grazia di celebrare, di servire […] Supplichiamo Nostro Signore Gesù di creare in noi un cuore nuovo, “un cuore di carne al posto del nostro cuore di pietra”, un cuore bruciante come il suo, per avvicinarci a Lui, ascoltando, servendo, offrendo il divino Sacrificio, con qualcosa dell’amore infinito che gli dobbiamo!»[5].

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Le Piccole Sorelle della Visitazione

 

[1] C. de Foucauld, Lettera a don Huvelin, 26 aprile 1900.
[2] A. Bello, Maria, Donna Missionaria M 24 (S 303), in Scritti Mariani, Lettere ai catechisti, Visite pastorali, Preghiere, Luce e Vita, Molfetta 1995, pag. 87 – 88.
[3] C. de Foucauld, Considerazioni sulle feste dell’anno, 2 luglio 1898.
[4] Gal 4, 4.
[5] C. de Foucauld, Regolamento per i Piccoli fratelli e le Piccole sorelle, cap. IX.

 

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