Fatti per Amare

pentecoste

Sì! Siamo fatti per amare! Non esiste altra vocazione dell’uomo se non quella all’Amore.

A volte questa parola ci fa un po’ paura e, guarda caso, sembra proprio che quando si parla di amore qualcosa dentro di noi ci spinga altrove.
Beh, credo proprio che quando si parla di amare noi comuni mortali ci sentiamo invasi da una specie di orticaria latente. Eppure, siamo stati creati dall’Amore e siamo fatti per amare.
Non ci sono limiti o regole all’Amore. L’unica regola dell’Amore è l’Amore stesso. Penso sempre ad un anziano sacerdote che un bel giorno mi disse: “Cosa ti piacerebbe fare nella vita? Ed io risposi: “tutto!”. “Come si può amare tutto? devi fare una scelta!” – mi disse. In realtà aveva pure ragione, ma io credo fermamente che un essere umano, nel momento in cui incontra l’Amore, non può escludere nessuno oggetto dell’amore, tutto è da amare e tutto è amore.
Ogni cosa creata è un dono per noi e se crediamo fermamente che è un Dio a fare tutto questo per noi, allora non possiamo tirarci indietro.
È proprio una bella avventura…vivere per amare! Questo solo mi basta e questo solo desidero. Solo, mi chiedo perché diventa così difficile amare? O perché si cerca di amare solo quello per cui ci sentiamo attratti? L’amore forse si può racchiudere dentro dei confini precisi? Ognuno di noi desidera essere libero, ma a volte non si riesce a comprendere che la libertà è la conseguenza di un cuore che ama. Come può essere libero colui o colei che ha paura di amare? O come può essere libero o libera colui o colei che limita l’amore entro spazi e tempi ristretti? O come può essere libero o libera colui o colei che alza muri e barriere?
L’amore di per sé genera vita, relazioni, movimento e non chiusura e morte. Questa è la lezione che i discepoli hanno appreso il giorno di Pentecoste, quando chiusi nel loro rifugio in preda alla paura hanno fatto esperienza dello Spirito Santo, presenza che ravviva, dà coraggio, riempie e invia.
Infatti lo Shalom, il saluto di Pace che Gesù concede, unito alla gioia, non può non trasformarsi in un mandato, non può non aprire quelle porte che non possono più rimanere sbarrate, ma che devono aprirsi, per permettere ai discepoli – così come a ciascuno di noi – di diventare finalmente ciò per cui siamo da sempre stati creati.
Per cui l’augurio che mi sento di fare per questa solennità con cui si conclude il Tempo di Pasqua e che ci apre all’ordinario della vita di tutti i giorni, è quello di vivere da persone significative capaci di amare.
Ma come possiamo amare senza aver sperimentato l’amore? Guardarsi dentro ed ascoltare il nostro mondo interiore è la prima condizione importante per fare esperienza dell’amore, dell’amore con la A maiuscola.
Il secondo passo, poi, è quello di lasciarsi portare dall’amore, senza paura, solo così sperimenteremo strade nuove e meravigliose.
Il terzo passaggio è quello di ri-donare l’Amore a tutti. L’amore deve essere donato e non tenuto per sé stessi.
Coraggio allora! E amate senza misura, perché dovete sapere che, come diceva S. Agostino, “la misura dell’amore è amare senza misura”.

Buona Solennità di Pentecoste!

1458827426873.jpg--5_quadri_che_rappresentano_la_forza_dell_amore

Piccola Sorella Rita della Visitazione

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